La pintadera è un reperto archeologico di forma circolare,
caratterizzata da un disegno geometrico usato dal popolo Nuragico Sardo
come stampo o timbro per decorare il corpo, il pane o i tessuti.
Descrizione:
- Manufatto artistico da collezione
- Lavorazione artigianale
- Materiale Ossidiana
- Luogo di estrazione Sardegna
- Luogo di lavorazione Sardegna
- Misure: Circa Cm 3,1
N.b. Essendo prodotti artigianali sono tutti diversi l’uno dall’altro, possono differire di qualche millimetro in altezza, larghezza e spessore.
CENNI STORICI
L’ossidiana nera, l’oro nero dell’antichità.
Considerata guaritrice e benefica, è da secoli utilizzata come potente talismano.
È stata spesso usata anche come pietra sciamanica.
Secondo i nostri antenati, aveva le proprietà di mostrare il futuro e il passato.
L’ossidiana chiamata anche la pietra di fuoco, ha assunto presto la forma di gioielli, a cui i Sardi hanno attribuito le facoltà di scacciare il malocchio.
E’ un vetro vulcanico formatosi grazie al raffreddamento rapidissimo della lava.
Grazie alla sua capacità di creare bordi estremamente taglienti, l’ossidiana è stata utilizzata fin dall’antichità per produrre lame e punte di armi.
E’ stata una delle merci che ha animato il commercio del Mediterraneo e sostenuto la vita economica dei luoghi di estrazione, come la Sardegna.
La maggior zona di estrazione è il Monte Arci, nell’entroterra del Golfo di Oristano, nella parte centro occidentale dell’isola.
Nota Bene, tutti i manufatti artistici pur essendo raggruppati sotto un unico articolo, sono naturalmente diversi, in quanto opera di artigiani che lavorano a mano e che di volta in volta modificano l’opera in base alle caratteristiche della pietra d’origine.